«Con sempre maggiore purezza d’esiti letterari, Roberto Maggiani cerca poeticamente connessioni sempre più profonde e suggestive tra il linguaggio scientifico e quello artistico a cominciare dai segni che diversamente li caratterizzano, ma che costituiscono, entrambi, codici interpretativi della vita, definita come un edificio molecolare “ben calcolato sul bordo di un abisso arretrato”, un’ossimorica manifestazione di “armonia e delirio”. Si tratta certamente di due vie utili alla conoscenza, non escludendo la scienza lo sguardo lirico-contemplativo (che si fa sempre più dominante nelle ultime sezioni del libro, dove si addensa anche l’elemento autobiografico); e che tuttavia non riescono a raggiungere la Verità: “Per quanta scienza io organizzi nel cervello / mai la Verità riluce.”; e non spiegano nemmeno la realtà dell’amore, che esplode come una formidabile e misteriosa alchimia di sensi e spirito d’intelligenza nella sezione “Il corpo nudo ci fa uguali”: in essa la fisicità dei corpi nudi diventa il soggetto di testi insieme realistici e sublimati, territorio di desiderio e di slancio emotivo intellettuale verso l’altro, parallelo alla ricerca del corpo espanso dell’Amore assoluto: quel Dio, che ora appare vicinissimo e onnipervadente, ora lontano e sottratto alla ragione dal dubbio. E perciò, in uno degli ultimi testi colpisce, a proposito di Dio, l’affermazione: “Ti cerco instancabilmente/ ed è solo per la nostalgia che ho di te, / che scrivo poesie”, dentro la quale precipitano scienza, emozione, amore e pensiero della morte, che in questa silloge conquista uno spazio evidente; eccola in uno dei versi più attoniti e forti: “Dalle ginestre fino all’orizzonte / è attesa di morte.”
Che cosa è, allora, perché esiste quello spazio espanso in cui ogni vita individuale sembra avere una collocazione razionale e insieme divina, temporale eppure eterna? Quel galleggiare “nella materia solida / sospeso nelle rete atomica / (non sprofondo per tensione elettromagnetica) / (...) immerso in un gas di particelle / in spazi d’universo” è davvero significativo d’altro o rimane all’interno di uno spazio cosmico di tipo lucreziano? È soltanto un’immersione della materia nella materia?
Il dubbio è una componente “teatrale” della visione del mondo: è mobilità sulla scena esteriore, segno anche della sua limitatezza, baratro della razionalità. “la fede è una forma espansa della ragione”: scrive ad un certo punto Roberto, immettendo in questo dramma l’elemento della serenità e della certezza. il collante tra fisicità deteriorabile ed eternità salvifica.
Bellissimo libro questo e-book, ardito nel linguaggio, concepito come una struttura variamente unitaria, cristallino perfino nelle formule (spiegate a piè pagina); nato da una sorgente autentica, vero nei sentimenti, intimo ed universale, che riflette come in uno specchio un autore, come Maggiani, che sempre si dona intero e senza riserve ai suoi lettori.»
Franca Alaimo
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Libri » Spazio espanso
Autore:
Roberto Maggiani
Poesia (Poesia)
Lingua: italiano
Formato: copertina flessibile
Dimensioni: 150x230 mm
pp. 138
Anno di edizione: 2013
LaRecherche.it
ISBN: 9781539678496
4,16 €