Roberto Maggiani

Mi è stato chiesto, da Gianluca Garrapa in una intervista per la rubrica Radioquestasera, su PuntoRadioFM, quale musica assocerei a “Poscienza” (il mio libro di poscienzìe), ebbene, ho risposto: “Tutto l’universo obbedisce all’amore”, di Franco Battiato; che inizia così:

Rara la vita in due
Fatta di lievi gesti
E affetti di giornata
Consistenti o no
Bisogna muoversi
Come ospiti pieni di premure
Con delicata attenzione
Per non disturbare
Ed è in certi sguardi che
Si vede l’infinito
[...]

si tratta di versi che ben rappresentano la dimensione quotidiana ed eccezionale delle relazioni, che viviamo nell’immanente, nel quale si estende, a volere guardare, il trascendente.

Da solo mi sono invece chiesto quale fosse il film da associare a “Poscienza”, ebbene la risposta è: “Everything Everywhere All at Once”. Già nel titolo, volendolo tradurre così: “tutto, ovunque, in una volta sola”, ci vedo la rappresentazione della sostanza della vita che si rifrange in molteplici modi e attributi, talvolta assurdi. L’inizio del film è semplice, ci sono fatti di vita quotidiana, ma guardando più attentamente le posizioni (spazio-temporali) delle cose e delle persone, le loro simmetrie e le loro azioni, piano piano si disvela una molteplicità di orizzonti e di possibilità, di cui non si direbbe, se non ci si mettesse in ricerca. È un film in cui umanità, filosofia e scienza dell’esistenza e immaginazione si fondono mirabilmente nel tentativo di dare un senso alla vita, che si scopre poi essere nel tumulto del cuore umano, che riesce, quest’ultimo, inspiegabilmente, a destabilizzare anche la ragione. L’armonia è esattamente in quell’equilibrio ritrovato tra cuore e ragione.
Insomma, ascoltate la canzone di Battiato, guardatevi il film e leggetevi “Poscienza”, potrebbe essere un buon programma per un fine settimana.


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